Acqua minerale VS acqua del rubinetto

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Nonostante il marketing si sforzi di convincerci che l’acqua in bottiglia sia più sicura per la salute, sia più controllata, priva di cloro, a basso residuo fisso, con una solitaria particella di sodio che ti protegge dalla ritenzione idrica eccetera eccetera, in realtà l’acqua del rubinetto non ha niente da invidiare a quella in bottiglia. Anzi. È più sicura, molto ma molto più economica, più salutare e più ecologica.

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Per rispondere alle accuse mosse alla bistrattatissima acqua del rubinetto, possiamo dire che è sicura, molto più sicura di quella in bottiglia, perchè viene controllata centinaia di volte all’anno e subisce processi di depurazione di gran lunga più efficienti e accurati di quelli che potrebbero fare i depuratori domestici che cercano di vendere con pubblicità alla radio o porta a porta.

Fin dal 1854 quando il medico inglese John Snow stabilì che la diffusione dell’epidemia di colera che colpì Londra fu dovuta all’acqua inquinata, iniziò in tutta Europa un’imponente opera di costruzione di impianti di depurazione efficienti e da allora nessuna acqua di nessun rubinetto si rese mai più colpevole di un’infezione di qualsiasi tipo. E semmai ci fosse il sospetto che l’acqua di qualche Comune possa essere poco sicura, di certo verrebbe immediatamente sospesa l’erogazione prima di arrivare al vostro bicchiere, perchè nessuna Giunta Comunale vorrebbe mai rendersi colpevole di un avvelenamento di massa!

Ovviamente questo potete verificarlo sul sito del vostro Comune, che pubblica tutte le analisi effettuate sull’acqua prima che venga erogata.

Se poi vogliamo soffermarci sul fatto che il disinfettante utilizzato per renderla sicura, il cloro, sia dannoso o sgradevole, possiamo limitarci a fare ossigenare l’acqua, lasciandola decantare qualche minuto in una brocca prima di sorseggiarla.

Se quello che vi ha convinto ad acquistare per anni l’acqua in bottiglia era il discorso sul “residuo fisso”, possiamo dire subito che quella a basso residuo non ha alcun potere magico contro la ritenzione idrica.

Se soffrite cronicamente di ritenzione idrica, la ragione è che bevete poca acqua (qualsiasi acqua) e che avete poco muscolo nel quale conservare l’acqua in eccesso, che quindi si accumula al di fuori delle cellule. Ma se anche la particella di sodio dell’acqua Lete si dovesse intrattenere con altre 70 squadre di calcio di particelle di sodio, non sarebbero loro le colpevoli della vostra ritenzione idrica.

Soffrite di pressione alta quindi meglio scegliere un’acqua povera di sodio? Facciamo 2 calcoli. Un’acqua in bottiglia molto ricca di sodio, ha circa 103 mg di sodio per 1 l. Ammesso e non concesso che beviate 2 l di acqua ricca di sodio al giorno, arrivereste a 206 mg.
Ma le raccomandazioni dell’OMS per quanto riguarda l’assunzione di sodio, prevedono di non superare i 2 grammi al giorno, cioè i 2000 mg, quindi sareste comunque a un decimo del valore consentito. Contrariamente a ciò che accade quando mettete “un pizzico di sale” in ogni piatto della cena. Quindi ciò che realmente influisce sulla pressione, non è il sodio dell’acqua, ma quello che aggiungete nel piatto. Ah, dimenticavo, comunque l’acqua del rubinetto ne contiene in media 10-12 mg per litro. Potete tranquillamente berla anche se soffrite di ipertensione.

Se invece vogliamo parlare della “durezza” dell’acqua e del rischio di calcolosi renale, possiamo dire che il povero calcio sia stato vittima di un gigantesco fraintendimento. Sappiamo che un’acqua dura ha una concentrazione elevata di magnesio e calcio, che viene spesso incolpato di essere la causa dei calcoli ai reni. In realtà i responsabili dei calcoli sono gli ossalati che, guarda caso, vengono legati dal calcio che ne promuove l’eliminazione attraverso le feci, evitando quindi che precipitino a livello renale predisponendo all’insorgenza dei calcoli. Quindi, assumere calcio attraverso l’acqua del rubinetto, oltre ad aiutare la contrazione muscolare, la trasmissione degli impulsi nervosi e la salute di denti e ossa, in realtà ci protegge anche dai calcoli ai reni!

Last but not least, l’acqua del rubinetto non produce plastica. Supponiamo che ciascuno di noi beva 1,5 l di acqua al giorno (anche se in realtà, dovrebbe berne almeno 2!). Ogni bottiglia da 1,5 l pesa 28 gr, quindi ogni giorno produciamo 28 gr di plastica, che in 1 anno fanno più di 10 kg!

Anche se l’ambiente spesso non è tra i nostri primi pensieri, dovrebbe esserlo, perchè se moltiplichiamo questo dato per tutti gli abitanti d’Italia, otteniamo un consumo annuo di plastica di più di 130 tonnellate! Potremmo avvolgere la circonferenza dalla Terra sulla linea dell’equatore per più di 35 volte con la plastica che produrremmo se tutti bevessimo acqua in bottiglia!

Quindi, per tutte queste ragioni, smettete di caricare ceste d’acqua in auto a ogni spesa e aprite il rubinetto della cucina

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