

Negli ultimi anni spopolano online consigli di “esperti di nutrizione” che dicono di alternare gli alimenti con glutine a quelli senza, perché “non si sa mai”!
In realtà, non esistono in letteratura evidenze scientifiche che ci dicano che il glutine faccia male a prescindere.
È sicuramente una molecola problematica per chi ha una specifica predisposizione genetica
(in particolare, per gli appassionati di genetica, una mutazione del gene HLA DQ2-DQ8):
in questi soggetti l’ingestione di alimenti contenenti glutine determina una reazione
immuno-mediata, cioè l’attivazione del sistema immunitario in risposta all’infiammazione della mucosa de ll’intestino.
Questi soggetti, comunque, prima di avere la diagnosi definitiva di celiachia, devono sottoporsi a esami del sangue e biopsia del tenue, per verificare effettivamente la presenza di marker specifici della malattia.
Per tutti gli altri, l’ingestione del glutine è sempre e comunque assolutamente innocua.
Il glutine non causa infiammazione a prescindere.
Non causa permeabilità intestinale a prescindere.
Non predispone a nessuna malattia brutta e cattiva.
Il consiglio di “alternare i cereali” è sicuramente un consiglio valido, perché il nostro corpo ha bisogno di una grandissima varietà di nutrienti che è impossibile trovare in un solo alimento. Quindi, per avere un apporto sufficiente di tutte le vitamine e minerali di cui abbiamo bisogno, è importante non mangiare sempre e solo frumento, ma riscoprire anche altri cereali, come il riso, il farro o l’orzo o il sorgo e magari sperimentare gli pseudocereali, grandi assenti sulle tavole degli italiani, come il miglio, la quinoa, il grano saraceno o l’amaranto.
Comprare gli alimenti agglutinati solo per precauzione è una mossa assolutamente poco intelligente per svariati motivi.
Gli alimenti NATURALMENTE privi di glutine (riso, grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto) sono alimenti naturali, sani e privi di additivi. Gli alimenti agglutinati invece, sono alimenti industriali estremamente processati, pieni di porcherie (si, ho proprio scritto porcherie!) come zuccheri, grassi e addensanti, che vengono aggiunti per migliorare il gusto e soprattutto la lavorabilità del prodotto che, essendo stato privato del glutine, non ha più le proprietà meccaniche e organolettiche del cereale naturale.
Veramente pensiamo che sia meglio mangiare porcherie chimiche anziché il frumento naturale?
Sono costosissimi! Avete mai provato a confrontare il prezzo di 1/2 kg di pasta di ottima qualità, con 1/2 kg di pasta senza glutine in offerta in farmacia?

Se avete il sospetto che il glutine vi faccia male perché dopo averlo mangiato avete sintomi gastrointestinali o sistemici (come diarrea, gonfiore e distensione addominale, perdita di peso involontaria, debolezza, inappetenza) rivolgetevi al vostro medico per fare gli esami specifici (ricerca di anticorpi anti-transglutaminasi tissutale, anticorpi anti-endomisio,
anticorpi anti-gliadina), ma non decidete in autonomia che siete celiaci e dovete togliere dall’oggi al domani il glutine.
Avete domande, dubbi, curiosità, perplessità sul glutine?
Scrivetemi e sarò felice di rispondervi.
Nel frattempo, vado a farmi una pasta. Con glutine!