

Chi mi conosce sa che lavoro presso L’IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l’ambiente).
Tra i tanti interessanti lavori che i colleghi svolgono volevo portarvi a conoscenza di questo lavoro svolto dal collega Fabio Petrella che si è occupato insieme ad altri colleghi di raccogliere dati con una centralina meteorologica accoppiata a sensori che misurano umidità e temperatura del suolo, il tutto serve a fornire un quadro utile a scoprire quali influssi e variazioni modificano nel tempo gli ecosistemi del tartufo in relazione alle ipotesi di cambiamento climatico.
Queste informazioni sono altresì utili per dare indicazioni gestionali utili a un migliore sfruttamento della risorsa, nonché la sua conservazione, messa a rischio dalla pressione antropica globale (cambiamenti climatici) e locale (trasformazione del territorio).
In questo lavoro si illustra una caratterizzazione pedoclimatica di 4 tartufaie di Tuber magnatum tipiche delle colline piemontesi, sulla base di un monitoraggio pluriannuale.
Spero possa essere di vostro interesse, non so perchè ma a me i tartufi interessano particolarmente…….




Spero che questo articolo sia stato di vostro gradimento, se avete domande o richieste in tal proposito non esitate a scrivere un commento, gli esperti vi riponderanno al più presto!